Saturday 30 May 2015

The connection

The connection

In Italia abbiamo L'ispettore Montalbano, Il giovane Montalbano, Il commissario Nardone, Romanzo criminale, Gomorra, e presto Gomorra II, I deliiti del Bar Lume poi arrivano I francesi, Cedric Jimenez, arriva The connection e bisognerebbe diminuire il numero di aggettivi esaltanti e iperboli colossali altrimenti si finisce come il trio Garrone-Moretti-Sorrentino a Cannes. Non e' un capolavoro The Connection ma e' innanzitutto una storia vera e puo' contare su due attori formidabili, Jean Dujardan e Gilles Lellouche. E un bravissimo, temibilissimo Riccardo Scamarcio, gia' visto pochi anni fa nel formidabile Polisse. Dujardin e Lellouche sono apparsi anche nell'esilarante The players, il mondo delle donne visto dagli uomini. e Lellouche e' molto bravo anche ne The informant. Incredibile la somiglianza con l'immenso Ertic Cantona. The connection praticamente e' la faccia francese di The French connection I e II di William Friedkin. Anno 1971. Che bella faccia. E che bella e' Marisglia, porto fondato dai Romani col nome di Massilia. Certo, e' un film abbastanza crudo ma dimostra, per l'ennesima volta, che la tempesta di chiacchiere italiana si ferma alle fu frontier. Non dimenticate che Dujardin ha vinto un'Oscar per The Artist e che il suo film piu' brutto e' quell girato con Goerge Clooney, e anche da lui diretto, The monument men. Il bel George, finalmente sposo, puo' dirigere lo spot del Nespresso in una magnifica villa sul lago di Garda ma il Cinema, la Decima Musa, e' altro. Se vi capita non fatevelo scappare. E anche The Artist, The players, The informant e Polisse. Mi ringrazierete.

Madhi Benatia, il roccioso difensore romanista dell'anno scorso, aveva gia' chiesto a gennaio di essere ceduto dal Bayern Munich. Richiesta fatta di nuovo, la famiglia vuole tornare. Bene. A Roma. "Il re degli hedge funds" potra' muoversi a suo piacimento. No, attenzione, Benatia tornera' in Italia, certo. Ma all'Inter. La Lombardia e' piu' vicina alla Germania o l'idea di tornare a Roma rabbrividiva anche tutta la famiglia Benatia?

Nuovo contratto con la Sony Music, la sua casa discografica da sempre, per Bruce Springsteen. Fino al 2027. Quando avra' compiuto 78 anni. 31 milioni di dollari. Finora ne ha fatti guadagnare 72 alla Sony Music. Springsteen possiede i diritti audio e video di tutti i suoi brani e di tutte le sue apparzioni, anche al bar sotto casa. E' chiaro che la Sony Music non puo' perderlo, quante cemtinaia di milioni di dollari ha investito/buttato in supposti "artisti"? Steve Kober e Michael Lynton, che guidano la societa'. dovrebbero essere licenziati e ridotti alla fame per per le costossime scelte suicide fatte nel corso degli anni. Ma gli azionisti Sony Music non hanno niente da dire?

Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.

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