Friday 15 May 2015

King per sempre

King per sempre

A 89 anni e' scomparso il chitarrista blues B. B. King. Riley B. King. Nero del Mississippi. Un musicista che ha contribuito a rendere popolarissimo il blues, amatissimo da famosi chitarristi bianchi, primo tra tutti Eric Clapton col quale incise anche un'album insieme, adorato dai fans ma sempre e soltanto un'ex piantatore di cotone, ex cantante di gospel e poi chitarrista. E' proprio il caso di dirlo, "uno attaccato alle radici". L'ho sentito taante, tante volte ma me lo voglio ricordare negli occhi dei giovani U2 a Parigi, a Bercy, quando suonava con loro nel When love comes to town tour. La prima data europea. Gli sguardi di Paul, Dave, Adam e Larry, i sorrisi timidi, quasi le lacrime agli occhi. I cinici scriveranno che suonava prima di loro perche' aveva ricevuto una montagna di soldi. E allora? Uno bravo cosi' non doveva essere pagato? Meglio gli insetti multimilionari di adesso? O I "caciaroni" che adesso rovinano ogni giorno di piu' il mondo? Otto, quindici figli, e va bene, e due mogli. Non sta a noi giudicare, a noi sta documentarsi come viveva la popolazione afroamericana allora e chiedere scusa a testa bassa. La promiscuita' sessuale era uno delle pochissime cose permesse e allora si approfittava. Facevano male? L'importante e' che con la fedele chitarra Gibson nera, la chiamava Lucille. ha suonato della musica stupenda, da angeli. Neri. L'importante e' che non ha mai negate uno dei suoi spledidi sorrisi a nessuno. Neanche a chi curava malissimo la sua amplificazione e tutto iniziava a fischiare e a ronzare. Non ha mai fatto proclami razziali ma e' stato sempre un campione della negritudine. Lui e' cresciuto black, nigger,  e non afroamericano, nel Sud razzista lo ha vissuto sulla sua robusta pelle. Un cugino, Bukka White, altro gran chitarrista blues gli diede una chitarra, la rprima l'aveva acquistata per 12 dollari, e da allora il fantastico viaggio inizio'. Senza mai darsi arie da superdivo. Eccendo con il sesso, il numero dei figli lo dimostra, e con il cibo, il diabete che alla fine lo ha ucciso tragicamente lo dimostra tragicamente. Riley, the thrill is gone, il tuo blues no. Trank you, man.

Top five,scritto e diretto da Chris Rock, e' un film assai divertente e assai profondo. Bravo Chris, che io amo soprattutto per Rush hour 1 e 2 girati insieme a Jackie Chan. Non sembra ma e' un film che parla, in modo esilarante, della crisi di un'artista di gran successo. Passatemelo, un Fellini 8 1/2 nero e piu' moderno e scanzonato. Con una superba Rosario Dawson, bella e brava. Da premio Oscar. E' la storia di un'attore comico che si da' alla regia con un film che pensa serio, ne parla  a destra e a manca mentre lasua promessa sposa sta facemdo delle future nozze un reality show. Rosario Dawson, che impersona una giornalista del New York Times, lo incalza e lo fa ragionare sulla sua vita, le sue prospettive, i suoi sogni realizzzati o meno. A questo si intreccia la sua personale vicenda, la sua di vita. Film sul fare e non sull'essere, va visto per una serie di scene esilaranti e un dialogo scoppiettante mentre I due protagonista passeggiano per New York. Non rivelo altro, non voglio. Ma un battuta epocale si'. Rosario dawson porta Crhis Rock/Andre' Allen in un famoso locale per stand up comediands al Greenwich Village di New York, il Comedy Cellar, per fargli provare la forza dei suoi inizi. Chris/Allen sale sul palco, nel montaggio si vedono altri comici divertentissimi, e comincia il suo pezzo profondamente divertente. Che finisc e cosi'. "Mi raccomando, non fate, non prendete mai decisioni importanti dopo che vi hanno fatto un pompano. John Fitzgerald Kennedy dopo aver incontrato Marilyn Monroe volle salire su una decappotabile". Micidiale. Complimenti Chris e Rosario.

Pablo Dybala ha visto la partita Boca Juniors-River Plate a casa De Rossi, con il padrone di casa, Iturbe e Paredes, ora diventato giocatore della "maggica Roma" al 100%, che gli ahnno chiesto di venire a giocare con loro e con Garcia, Sabatini&Pallotta. Pablo Dybala e' diventato un giocatore della Juventus per meno di 30 milioni di euro. Stranamente i conti della squadra capitolina stanno quasi tornando in attivo. Debiti, si, ma mololti meno. Si vede che quando un re interviene - James Pallotta "re degli hedge funds" - fa miracoli. O no?

Ilary Blasi in Totti "regina delle trasparenze" a Le Jene. Anche I casa Totti finalmente un sovrano.

Ricordate, sara' una risata che li seppellira'. 

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