Torna Hercule
Pensavate di esservene, ahime', liberati? Che Hercule Poirot fosse morto dopo 33 libri e 55 racconti? Che dal 1920, anno di pubblicazione di The mysterious affair at Styles Court, al 1975, anno della sua ultima pparizione, tutto fosse filato liscio tra il piccolo e rotondo investigatore belga e la sua creatrice, Agatha Christie? Neanche per idea. Lei ne parlava come di "quel piccolo, noioso, egoista che mi da' i brividi" . Capito? Belga, il povero Poirot e le sue "cellule grigie". Come Georges Simenon, creatore dell'ispettore Jules Maigret e di straordinari romanzi. Magari se dame Agatha Christie lo avesse visto nella famosa serie della Bbc impersonato da David Suchet forse avrebbe cambiato idea. E speriamo di cambiarla anche noi, christiani convinti ed osservanti ma piu' di dottrina "janemarpleiana" quando leggeremo, esce oggi, The monogram murders che gli eredi della Christie hanno chiesto di scrivere alla brava scrittrice Sophie Hannah. Io diffido di simili operazione ma voglio troppo bene alla Christie e a Poirot per tranciare giudizi senza aver prima letto. Spero bene.
Domanda giallorossa: se l'e' presa proprio tanto James Pallotta, il "re degli hedge funds" proprietario della "maggica Roma", che lo stadio nuovo - lui che e' italoamericano di Boston la chiama arena perche' negli Stati Uniti pure quelle hanno inventato - apparterra' all'A.S. Roma e non a lui? Delitto di lesa maesta'? Che peccato. E adesso tutti i trofei che ha vinto in questi primi tre anni dove li mettera'? E quanto vuole bene ed e' legato alla squadra, alla "Rometta", lui che e' nato a Boston? A disposizione di Garcia ha messo non un ma due squadre. Che God gliela mandi buona.
Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.
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