Friday 12 September 2014

I'm sorry

I'm sorry

Visto che"mi dispiace" non e; stato capito. non so se volutamente, ribadisco che Songs of innocence e' un bel disco. Leggo sulla stampa italiana che il disco non e' capolavoro e che non e' cosi' di questi tempi ma vorrei ricordare che quando mori' Freddie Mercury la stessa penna srisse che era il cantante dei queen, u n gruppo che faceva "spazzatura rock". Verba Volant, scripita manent. Non so cosa i critici abbiano trovato di tanto deprecaile nell;operazione aple. io, che sono un fan, il cd me lo comprero' e non lo sentiro' al volo. Io non credo che la musica sia "social", io credo che sia una cosa dannatamente seria. Lo scorso annno parlando con gay Byrne nel suo programma The meaning of life, il significato della vita, Paul "Bono" Hewson disse e ribadi' che gli U2 erano anche uomini d'affari. Di enore successo. se questo da' e continua a dare fastidio e si preferiscono le novene stitiche non c'e' problema. Il problema e' che Songs of innocence e' un lavoro molto complesso e questi non sono tempi di complessita', si va per selfie e hashtag e diavolerie del genere. Voglio annichilire qualcuno? Sparo una cyber-offensive e il "nemico" e' finite. Se credeno loro. Non e' facile scrivere quell che hnno scritto Paul, Dave, Adam e Larry, andare in tv, lo ha fatto Adam,  aprlare della sua depressione, del passato alcoolismo, quasi letali. No, non e' facile in questi tempi in cui tuto deve essere di tutti. Loro hano una vita private. Conoscete i volti delle mogli e dei figli dei quattro? Loro danno in pasto le parole di Bono, simpatico chiaccherone ma astute volpe, e nulla piu'. Bene cosi'. Bravi. I "critici"? E nun ce vonno sta'. E se ne facciano una ragione. Quando saranno in grado di scrivere Iris o Sometimes you can't make on your own, il dolore della perdita dei genitori messo in pubblico, allora sara' consentito parlare. Grazie.

La prima volta che li ho visti, per qualcuno che me lo ha chiesto, fu alla fine di dicembre del 1979. Come dicono i "critici" non erano quelli di adesso, adesso non hanno piu' quella forza, grinta, rabbia. Un mio amico che fa il netturbino mi dice "a Pa' ma pe' scrive 'ste stronzate li pagheno pure i tua colleghi critici?" Pantegan, e' questo il suo soprannome, e' filosofo di fogna. Non lo sa che loro sono "critici", io solo un fan.

Ciliegina sulla torta di Songs of innocence la dedica all'ex manager Paul McGuinness, il quinto U2, e due frasi di Seamus Heaney e Nelson Mandela. Due frasi che allargano il cervello e il cuore. Compratevi l'album, il 12 ottobre, leggetevele. Siete autorizzati a emozionarvi sin d'ora.

Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.

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