Tuesday 28 April 2015

Lupi e lupi

Lupi e lupi

In Russia, la Russia di Putin, si festeggia il settantesimo anniversario dalla liberazione dal fascismo e dal nazismo. No, no, non ci si fotografa davanti all'obelisco del Foro Italico con la scritta Mussolini dux, che la presidente della Camera Laura Boldrini vorrebbe abbattere come tutte le costruzioni dell'epoca fascista, Eur per primo. No, non si rivendica nemmeno il diritto di non celebrare la Festa della Liberazione parlando a sproposito di democrazia - il figlio, giornalista Rai, dell'ex presidente del Coni Mario Pescante - in nome della quale Mussolini incarcerava, mandava al confino, faceva scappare dall'Italia o faceva eliminare i suoi oppositori. No, no. Qui un gruppo di motociclisti, la risposta russa agli Hell's Angels statunitensi, vuole andare in motocicletta da Mosca a Berlino per ricordare a tutti la gloriosa avanzata dell'Armata Rossa. Apriti cielo! Il primo ministro polacco Ewa Kopacz ha tuonato che il suo Paese, che ha ospitato alcuni dei piu' micidiali e terribili campi di concentramento  dove sono morti decine di migliaia di israeliti,  non permettera' questa prova di "nazionalismo russo". Sono, saro' curioso di vedere chi fermera' questi, qualcuno li ha gia' ribattezzati cosi', Kremlin's Hell's Angels. Chi avra' il coraggio di dire a Alexander "il chirurgo" Zaldostanov, il capo dei "Lupi della Notte", che li' no, non puo' passare? Si deve passare a questo, ridursi in questo modo becero. guerresco e grottesco per ricordare una fulgida pagina di storia scritta dalla Russia di Stalin, l'Orco dell'Occidente?  A che servono le lacrimevoli cerimonie congiunte? Meglio festeggiare, lo hanno fatto in 4mila a Varese la scorsa settimana, il compleanno di Adolf Hitler nel totale silenzio dei mass-media. Oppure mettere a ferro e fuoco una citta' come Baltimora dopo l'ennesimo afroamericano ucciso dalla polizia  a stelle e strisce e durante la presidenza del primo, ed ultimo, presidente afroamericano. Come canta Bruce Springsteen "the land of hope and dreams". Aggungerei bullets, pallottole, se sei afroamericano. Comunque ci sono i Lupi della Notte russi e i lupi addormentai della "maggica Roma". Una societa' seria, quindi non la "maggica Roma", del "re degli hedge funds" James Pallotta, vede il filmato del riscaldamento, scandaloso, di Doumbia a San Siro sabato scorso, lo chiama, lo caccia via e gli chiede immediatamente i danni. Poi chiama a rapporto Walter Sabatini, che si occupa del meno che pietoso nercato giallorosso, gli chiede econto degli acquisti, tutti, nei Quattro anni in xui e' uno stipendiato dell'A.S, Roma e in quel caso primariamente di quello di Doumbia, poi lo caccia via a pedate e gli chiede i danni di un mercato ridicolo e rovinoso. No, no, calma, Sabatini sta gia' facendo il mercato del prossimo campionato, tranquilli. Con Rudy Garcia, "il nostro Ferguson" per Pallotta, saladmenet al commando. Caccaiata? Non sia mai detto. Lo so, non avverra' mai e poi mai, le urla da Boston a Roma non si sentono, si e' atttenti solo al nuovo stadio "piu' bello del Colosseo" e pronto in due anni. Come dicono nella mia citta' natale, Roma, "ma questi mica se crederanno che semo tutti nati 'a notte de la sgrullata".

Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.

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