Buon anno

Buon anno

Auguri. Non a tutti. No, no. Ma a chi mi dimostra il proprio calore ed affetto e amore si. Crto che si. E a chi mi riscalda il cuore con mail lunghissime e particolareggiate. O a chi mi accenna ai suoi dolori incommesurabili, profondi. A chi sogna e a chi e', deve essser desto. A chi non smette mai di combattere. A chi "aiuta" chi combatte. Ai miei amici liguri, che li' dovevo essere nato. A chi mi ha volute bene, a chi mi vuole ancora bene, a chi mi odia profondamente. A  chi mi e' amico da decennia, Roberto D'Agostino ce ha sgominato e ridicolizzato in 14 anni la Grande Stampa Italiana, e chi lo e', sincerto, solo da qualche anno. Al giornalismo, vittima illustre dell'Italia orrenda. A cio' che resta del rione Celio. A una squadra che era una citta', la Citta' Eterna. A tutti auguri profondi, sinceri, veri.

Zlatan Ibrahimovic alla "maggica Roma"? Se po' fa' dice l'amico Luca. Certo, costa 10 milioni di euro l'anno. " ma si vedemo Destro e De Rossi se po'sogna', no?". No, non s puo' sognare altrimenenti si finisce come l'Italia. A brandelli. E poi, come dice il primo ministro boy scout, la parola d'ordine dell'Italia nel 21015 deve essere "ritmo" mica Ibrahimovic. Che ha 34 anni. Sognate, sonate, qualcosa restera'. Un pugno di polvere.

Ricordate, sar' una risata che li seppellira.