Saturday 1 November 2014

Romagnoli&romagnolacci

Romagnoli&romagnolacci

Vittorio Emiliani, con Italo Pietra e Luigi Fossati che lo precedettero, e' stato il mio direttore. E di molti altri. Non mi ha mai discriminato per il mio anarchismo, forse mentore dell'anarchico Andrea Costa diventato deputato socialista, e ha rafforzato e reiterato in me l'idea che il giornalista deve lavorare per la gente, il popolo, Mai e poi mai per i potenti. Deve lavorare ben ritto in piedi, non in ginocchio e con la lingua penzoloni e gli occhi bassi. Per questo venne cacciato dalla sera alla mattina dal proconsole craxiano Claudio Martelli. Detto questo Vitorio Emiliani e' un piacere a leggersi. Tutto quel che ha pubblicato. E questo Romagnoli e romagnolacci/cento e piu' ritratti di personaggi della Romagna dell'altro ieri, di ieri e di oggi e' un vero piacere gustarselo. Scorre via allegro e focoso e, a tratti, irato e timultuoso. Come un buon vino rosso, ma io sono astemio e il direttore no, o una bella fila di salsicce, fette di prosciutto, ciccioli, salame, parmigiano... Da Antonaros Alfredo ad Adene Zoli ci sono tutti - ahime' c'e' anche il cavalier Benito Mussolini di cui Emiliani e' anche lontano parente  e nato a Predappio come il "Duce che fa Luce" - e romagnoli o meno il libro lo leggerete con gran divertimento e piacere e in un battibaleno. Minerva Edizioni. La mia famiglia, lo si evince dal comandante partigiano e parlamentare Dc Benigno Zaccagnini che non era mio parente, era anch'essa originaria della Romagna. Erano macellai durante lo Stato Pontificio e aprirono bottega a via del Governo Vecchio. E zaccagna e' chiamato il coltellaccio romagnolo che forse serviva anche a scannare i maiali. Me lo disse, sorridendo sornione,  il direttore Emiliani.  Esempio preclaro di come giornalisti, cioe' uomini liberi e sotto nessuna bandiera, come lui, e la sua generazione, non ne esistono proprio piu' adesso. Tutti direttori tutti direttori. Di giornali, tutti, che si inabissano nel pomposo ridicolo.

Rock or bust e' l'album che segna i 40 anni di carriera deigli australiani AC/DC. Australiani si fa per dire perche' I fratelli Angus e Malcolm Young emigrarono con la famiglia dall'Inghiltera e la madre del cantante scozzese, Esterina, e' di Frascati. Stavolta Malcolm sta molto male quindi e' subentrato il nipote, e non si sente affatto la differenza. L'album e' robusto heavy metal di gran qualita'. Temo non lo sentirete mai a Webnotte dove la musica e' social. Per celebrare album e anniversario previsto un tour mondiale che tocchera' 40 grandi citta': al momento non e' dato sapere se e' incluso "il Paese piu' bello del mondo".

Domanda giallorossa: se tra qualche ora ci saranno sanguinosi scontri a Napoli per Napoli-Roma cosa si dira'? Che ne pensera' "il re degli hedge funds"?

Un caro amico ironizza sul laziale Cavanda, espulsione rigore contro la Lazio a Verona. ma io mi permetto di fargli in nomi di Pijanic, Ljiaic, Cholabas, Cole, Emanuelson, Iturbe. E mi fermo qui.

Sia il truce Mussolini che il prepo/sorridente Renzi fanno largo uso di manganelli. Niente niente gli italiani, tutti, si apprestano a  riscoprire la Resistenza? E la lotta partigiana?

Ricordate, sara' una risata che li seppellira'. 

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