Sunday 9 August 2015

C.C.C.

C.C.C.

Ovvero Capitalisti Comunisti Cinesi. In Italia, e nell'Occidente tutto soprattutto, il capitalismo, per pochi spiccioli in piu', si sta cannibalizzando, in Cina, nella Cina comunista, assolutamente no. Loro no, non sono diventati Partito Democratico, loro a chi spaccia droga tirano una pallottola nella nuca davanti ai stadi stracolmi, memori della famosa frase di Mao Tse Tung "colpirne 1 per educarne 100", non sono affatto, e meno male, "politically correct". Io per loro sono un disabile e non un "diversamente abile" come direbbero Barack Obama e Walter Veltroni. Ma sono lucidi, giusti precisi, questo si'. A maggio di quest'anno Li Jiniyuan, capo di una serie di industrie chiamata Tiers, ha pensato di fare un regalo ai suoi dipendenti dal cui lavoro dipendono le fortune delle aziende da lui possedute. Quindi ha preso con se tutti e 6400 impiegati e li ha portati in vacanza premio, due settimane, a Parigi.  Costo totale dell'operazione 13 milioni di dollari. Il piu' grande tour di gruppo organizzato ha occupato 140 alberghi, il numero di alberghi di una citta' come Dublino, e, armati con i loro cappellini blu, hanno avuto un tour tutto per loro al museo del Louvre, i grandi magazzini Galeries Lafayette hanno aperto appositamente per loro e il music-hall, reso famoso dai quadri di Toulouse-Lautrec, Molin Rouges ha creato uno spettacolo appositamente per loro. Leggendo quanto sopra vengono in mente subito alcune cose, risibili, circa l'Italia. Il "magnate" thailandese che ha acquistato l'Inter, quello che si accinge ad acquistare il Milan dall'imbalsamato presidente e il magnate della costruzioni, il decimo uomo piu' ricco della Cina, che due anni fa stava per comprare la Roma, ancor piu' "maggica" dopo aver piegato il Valencia e anche con rete di "Er Capitano" Totti. Adesso hanno le punte, in difesa e centrocampo e, parte, in porta continuano a far ridere ma un campione immenso e specchiato, padre Francesco da Porta Metronia, come lui non puo' stavolta non vincere tutto. A poker e burraco, la moglie Ilary Blasi ha detto che anche li' e' un fenomeno, magari. Del signor Li Jinyuan parlatene un po', che so, a Sergio Marchionne, John e Lapo Elkann, il proprietario ed editore di numerosi giornali e quantaltro, un'ex direttore sportivo di Formula Uno, un'industriale calzaturiero e uno ottico, una famiglia di industrial tessili, e stradali. Chissa' il comunista cinese potra' forse fare scuola. Io ci credo poco.

Dopo aver visto gli ennesimi, clamorosi pali, a porta vuola, centrati  dal campione africano Gervinho, detto "er tendina", della "maggica Roma" del "re degli hedge funds" James Pallotta mi e' venuto in mente un'episodio della vita del grande re persiano Serse. Durante la ritirata dalla Grecia il capitano della nave che lo strava riportando a casa lo avverti' che si stava avvicinando una grande e pericolosa tempesta e che quindi la nave, che gia' trasportava molte vettovaglie ed armi, sarebbe affondata. Lui gli rispose che "ora hai l'opportunita' di mostrare quanto ti sta a cuore la vita del tuo re". Detto fatto. Il capitano, non affatto coraggioso, scaravento' in mare, facendoli annegare, la maggior parte degli incolpevoli passeggeri. E cosi' Serse si salvo'. Arrivato sano e salvo in Asia Minore ricompenso' riccamente il capitano che lo aveva salvato dopodiche' lo fece decapitare per l'omicidio del passeggeri gettati a mare. Ma un Serse, ad esempio Cosmi, a Roma e dintorni non si trova proprio? Hai voglia a zavorra vecchia e nuova da buttare a mare.

Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.

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