Friday 1 August 2014

Benvenuto commissario Martini

Benvenuto commissario Martini

Amate il libro poliziesco d'annata e atmosfera? Vi sentite a vostro agio con atmosphere piu' rilassanti, come si dice in inglese "cozy"? In Italia non avete che l'imbarazzo della scelta. Grazie al defunto Oreste  Del Buono, che rivoluziono' Il Giallo Mondadori negli anni '80 con l'aiuto fattivo di Lia Volpatti e Gianfranco Orsi, visse, brevemente ahime', la collana I Gialli Italiani Mondadori, i GIM. Che riproposero autori come Giannini, Enna, Spini e altri ancora. Da non perdere. Anche se il migliore di tutti era il commissario De Vincenzi, scritto dal giornalista socialista Augusto De Angelis, morto pochi giorni prima della Liberazione per le percosse ricevute da sicari fascisti che lo picchiarono a  sangue. Grazie a Paolo Stoppa, che lo interpreto' alla tv in bianco e  nwero, e alla Sellerio De Vincenzi anche oggi indaga ed e' ben piantato nei cuori di chi ama la letteratura poliziesca. Attenzione, letteratura poliziesca. Non giallo. O giallaccio. E gia' che ci siamo rendiamo omaggio a Giorgio Scerbanenco  - il suo ex medico Duca Lamberti e' da non perdere, ricordate I milanesi uccidono il sabato - e al suo archivista di Boston Arturo Jenkins. Citazione, opportuna e necessaria per il commissario De Luca di Carlo Lucarelli, solo tre avventure pubblicate da Sellerio, e poi piccolo schermo con le sembianze di Alessandro Preziosi,  e per il partenopeo commissario Ricciardi di Maurizio Di Giovanni, uno che sa prendere il lettore per il bavero. E senza assolutamente dimenticare il commissario Bruno Astolfi, creato per le fu Edizioni Coniglio e ora ristampato da Il Giallo Mondadori, ora sotto la direzione di Maurizio Costanzo, creato dal regista Umberto Lenzi. Quattro. O cinque? Comunque ottimi.  Agili e ben congegnati romanzi che attraversano fascismo, guerra e dopoguerra con indagini intricate e piene zeppe di personaggi ben noti, Detto questo eccoci a Gianna Baltaro, giornalista torinese scomparsa nel 2007, creatrice del commissario Andrea Martini. Protagonista di Nelle nebbie del Gambero d'Oro, Ore 10, Porta Nuova, Pensione Tersicore, Due gocce di sangue blu, Delitti di prima classe, Poker di donne, Qualcuno a mezzanotte, Una certa sera d'inverno, L'altra riva del lago, Ritorno al passato, Mentre csendeva il buio, Segreti di famiglia, Uno strano cliente,  I problemi della signora Pich, una donna chiamata Bonbon, Quel maledetto giorno di Carnevale, L'uomo dal soprabito grigio e Il mistero di Linda quelli critti dalla Baltaro. Mentre Un marito per Jolanda, tratto da un'incipit ed alcuni appunti della scrittrice, e Il commissario Martini e i delittti senza determinata causa sono frutto della coppia Bartolone&Messi. Come Carneade, chi sono costoro?  Enzo Bertolone e Daniela Messi sono le benemerite Edizioni Angolo Manzoni di Torino. Che hanno all'attivo anche due avventure del maggiore Morosini di Giorgio Ballario, protagonista di Morire e' un attimo e Una donna di troppo. E sembra assai promettente il capitano Gori che, come Martini, odia "razzismo e intollenza". Come agissero cosi' bellamente e professionalmente durante il fascismo non e' dato sapere ma funzionano assai. Prima li distribuiva  la Rizzoli poi chissa', saranno intervenuti i grandi e grandissimi managers  ch non vedono ne' libri ne' giornali quindi adesso se volete leggerli dovete contattare le Edizioni Angolo Manzoni. Fatelo, io non consiglio mai cose che non ho letto, sentito, visto, non sono e non sono mai stato un pagliaccio. Bartolone&Messi per la Baltaro e Martni hanno coniato il termine "giallo gentile" e devo dire che mi piace moltissimo. Applicano il delizioso termine anche al lavoro, o ai lavori, di Cuttini&De Rosa e c'e da crederci. Basta leggere un libro protagonista l'elegante Martini per rendersene conto. Con estremo piacere.

Da oggi non esce piu' L'Unita', giornale fondato da Antonio Gramsci, Non ci erano riusciti il fascismo  e la Guerra a farlo tacere, ci e' riuscito, dopo innumerevoli tentatiti, il Partito Democratico. Conchita De Gregorio I chiamo', mi annuncio' anche alla radio. mi fee scrivere due pezzi, non me libpgo' mai. Come Vanity Fair. E' la stampa italiana, bellezza.

Un caro amico, un gigante del centro campo palletaro, mi chiede, e io giro la domanda in giallorosso, se la "maggica Roma" si puo' anche chiamare Kansas City 1927, anno di fondazione dell' Associazione Sportiva Roma, o semplicemenente Boston. Qualcuno puo', sa rispondermi? Con tabti "tifosi piu' tifosi del mondo"dovrebbe essere facile, no?

Israele terrorizzato, attori e registi spagnoli sono contro la sua politica esplosiva nei confronti dei palestinesi. Gli Stati Uniti d'Anerica sonbo preoccupati molto e monitorano tantissimo, speriamo che non si sbaglino a contare le vittime. Ognuno vuol dire la sua, come per le ragzze rapite in Nigeria dalla milizia islamica di Boku Haram . Anche Rihanna e Bar Raphaeli hanno voluto dire la loro, perbacco. Ci tengono ai destini del mondo. Io no al loro di destino.

Scusate ma come va in Italia la free press? Che formidabile spinta alla liberta' d'informazione.

Qualcuno vuol dire a questi gaga' superpotenti che la candidatura di Tavecchio, e delle sue banana razziste, alla presidenza della Federazione Italiana Gioco Calcio non porta altro che immense dsdoroe imbarazzo all'Italia? Come se ce ne fosse tanto bisogno. Solo l'ex romanista, ora alla Samdoria, Stefano Okaka Chucka, nato in Umbria ma assai scuro di pelle e orgoglioso di esserlo perche' italiano, ha avuto a che ridire? E Balotelli? E i grandi giornali, sportivi e no, italiani non si vergognano almeno un po'? Bellabarba, al secolo Malago' Giovanni, tace e acconsente?

Auguri a  Ferruccio De Bortoli, cacciato dal Corrriere della Sera. Andra' via nel 2015 con  due milioni e mezzo di liquidazione. Chi ha ridottoikl giornale in quelle pietose condizioni un'umile passo indietro non lo fa?  Mai?


Ricordate, sara' una risata che li seppellira'.

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