Monday 11 August 2014

Orrore, che passione

Orrore, che passione Se siete mai stati folgorati, come capito' a me da ragazzo, dai raccconti di Montague Rhodes James sicuramente amerete l'horror, l'incomprensibile, l'inspiegabile. Insomma, quella zona temporale che si chiama la "quinta dimensione". E anche quella cimiteriale, diciamo cosi'. No, no, oggi non voglio parlare di Rod Serling e dei suoi idimenticabili Ai confini della realta'. Non ne ho il coraggio, segnalo solo che i racconti da cui vennero tratti alcuni telefilm li pubblico' fanucci Editore e sono imperdibili. No, oggi segnalo solo che negli Stati Uniti, dove Twilight zone/Ai onfini della realta' era nata negli anni '50, negli anni '80 era nata anche Tales of the crypt, che annoverava registi del calibro di Richard Donnee, Walter Hill, Joel Silver, Robert Zemackis e tantissimi altri. Serie nata da un popolarissimo fumetto, horror che contempla tanto sangue, tante ossa e, incredibile a dirsi, tante risate. Serie che e' durata anni e della quale, spero, riparlero'. Come del contraltare inglese Tales of the unexpected, vale dire i racconti scritti da Roald Dahl, potati in tv con un cast stellare che comprendeva, tra gli altri, Joseph Cotten, Joan Collins, Jose' Ferrer, sir Michael Gambon, Susan George, sir John Gielgud, Julie Harris, sir Derek Jacobi e sir John Mills.La serie venne prodotta dalla Granada Televion e i dvd hannno la preziosa presentazione dello stesso Dahl. Padre, tra l'altro, della splendida modella Sophie, ora moglie del pianista jazz Jamie Callum e provetta cuoca tv. Non so se Tales of the crypt sia stato tradotto e proposto in italiano, ricordo invece, nelle domeniche di Settevoci, I racconti dell'impossibile, i Tales of the unexpected. Li ricordo bene e vividamente. Presnetati fa un gigantesco Orson Wlles che fuumava il solito sigaro enorme ed era avvolto da una grrande cappa nera con l'interno rosso. Terrore puro. Con tutte e due le serie. E divertimento assicurato. Roald Dahl, questo lo so perche' l'ho letto,vide moltissimi suoi racconti pubblicati da Garzanti. Leggeteli. in compagnia e di giorno. Domanda giallorossa: ma tra tanti impegni un minuto per la terribile sorte dei dipendenti de Il Romamista qualche straccio di dirigente della megagalattica "maggica Roma" tra un viaggio e l'alytro non lo poteva trovare? Per solidarizzare e cercare di risolvere il drammatico problema. Redattori senza stipendio da 20 mesi. Ma il ricchissimo fondo Raptor, che ha acquistato la "maggica Roma", non poteva saldare con qualche spicciolo? Qualche milione di dollari/euro/sterline o servono per pagare lautissimi stipendi ai dirigenti, di cosa non si sa, e comprare qualche costosissimo e inguardabile scarto? Devo far qualche nome per non farli/vi dormire la notte? Ricordate, sara' una risata che li seppellira'

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